sabato 24 settembre 2022

 

Missionari Della Santissima Eucaristia




agneau

Il Card. Cláudio Hummes, Prefetto della Congregazione per il Clero, in una lettera indirizzata a tutti i vescovi del mondo, scritta l’ 8 dicembre 2007 manifesta la fervida speranza che “da un movimento spirituale che, facendo ogni volta prendere sempre maggior consapevolezza del legame ontologico tra Eucaristia e Sacerdozio e della speciale maternità di Maria verso tutti i sacerdoti, faccia nascere una catena di adorazione perpetua , per la santificazione del clero … ”

Nella sua Esortazione Apostolica post-sinodale “Sacramentum caritatis”, Benedetto XVI ha focalizzato l’insegnamento della Chiesa sulla centralità dell’adorazione eucaristica nella vita ecclesiale, attraverso una chiamata all’ adorazione perpetua, indirizzata a tutti i pastori, vescovi e sacerdoti e al popolo di Dio: “… insieme all’ assemblea sinodale, pertanto, raccomando vivamente ai Pastori della Chiesa e al Popolo di Dio la pratica dell’ adorazione eucaristica, sia personale che comunitaria. 

A questo proposito, di grande giovamento sarà un’ adeguata catechesi in cui si spieghi ai fedeli l’ importanza di questo atto di culto che permette di vivere più profondamente e con maggior frutto la stessa celebrazione liturgica. 


Nel limite del possibile, poi, soprattutto nei centri più popolosi, converrà individuare chiese od oratori da riservare appositamente all’ adorazione perpetua … “(Sacramentum caritatis, n. 67). Il Card. Cláudio Hummes propose a tale riguardo “, che in ogni diocesi si incarichi un sacerdote che si dedichi interamente – per quanto possibile – allo specifico ministero di promozione dell’adorazione eucaristica e al coordinamento di questo importante servizio nella Diocesi. 


Dedicandosi generosamente a questo ministero egli stesso avrà la possibilità di vivere questa particolare dimensione di vita liturgica, teologica, spirituale e pastorale, possibilmente in un luogo opportunamente riservato a tale scopo, individuato dal proprio Vescovo, dove i fedeli potranno così beneficiare dell’ adorazione eucaristica perpetua.


 Come ci sono santuari mariani, con rettori preposti ad un particolare ministero adattato alle specifiche esigenze , ci potranno essere quasi dei “Santuari eucaristici” con sacerdoti responsabili, che irradiano e promuovano lo speciale amore della Chiesa per la Santissima Eucaristia, degnamente celebrata e continuamente adorata. 


Un tale ministero, all’interno del presbiterio, ricorderà a tutti i sacerdoti diocesani, come lo ha detto Benedetto XVI, che ” proprio nell’ Eucaristia sta il segreto della loro santificazione. (…) Il presbitero deve essere prima di tutto adoratore e contemplativo dell’Eucaristia” (Angelus, 18 settembre 2005) “(cfr. Lettera e nota esplicativa del cardinale Hummes). 

I Missionari del Santissima Eucaristia vogliono rispondere a questa chiamata della Chiesa.

Chi siam0

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Un’ associazione pubblica clericale di diritto diocesano, che ha per carisma la promozione, l’ organizzazione e la creazione dell’ adorazione perpetua nelle parrocchie e nelle diocesi. Questa associazione è stata costituita da Mons. Dominique Rey, Vescovo di Fréjus-Toulon il 17 luglio 2007 a Paray-le-Monial. Il moderatore è Padre Florian Racine. 

 Perchè la nostra missione?


Diversi sacerdoti, religiosi e laici in Francia e fuori , fanno parte di questa associazione con le loro diverse realtà … E ‘ una comunità eucaristica che ha come fine il Regno Eucaristico di Gesù in noi e in tutto il mondo attraverso l’istituzione dell’ adorazione perpetua nelle parrocchie e nelle diocesi e la preparazione di formatori per amare Gesù e farlo amare.


  1. Amare e  far amare Gesù realmente presente nel Santissimo Sacramento.
  2. Per quale scopo?

• Crediamo che per l’ adorazione eucaristica, Gesù evangelizzava ed evangelizza tutto il mondo. “Per l’adorazione, il cristiano contribuisce misteriosamente alla trasformazione radicale del mondo e alla germinazione del Vangelo. 

Ogni persona che prega il Salvatore, attira a sé tutto il mondo e lo eleva a Dio. Quelli che stanno davanti al Signore, come tali, svolgono un eminente servizio … “(Giovanni Paolo II, Lettera al vescovo Houssiau, 28 giugno 1996)

• Crediamo nell’ urgenza dell’ adorazione come mezzo ultimo per rinnovare e trasformare il mondo in un nuovo mondo, dove Gesù Cristo, elevato nella fede e nell’ amore, si trasforma in luce che illumina, sana e abbraccia il mondo intero: ” Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me “(Gv 12, 32).

• Crediamo che l’adorazione perpetua è il canto d’amore della Sposa Chiesa allo Sposo eucaristico: “Maranathà, vieni Signore Gesù” (Ap 22, 20) per le nozze eterne, prima con l’ anima, ma un giorno con tutta l’ umanità. 

Crediamo che offrendo al Signore, attraverso l’adorazione perpetua, onore e gloria che corrispondono al suo nome proclamiamo che Gesù è il Re eucaristico di amore e di misericordia, affinchè Egli prenda possesso del suo regno (Ap 11, 17, 19, 6) secondo la sua promessa: ” Ecco, io faccio nuove tutte le cose” (Ap 21, 5). “ Noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia.” (2 Pietro 3, 13).

• Crediamo che tramite l’adorazione incessante, la luce del Risorto allontana le tenebre dal mondo, come Dio ha dato la vittoria al popolo di Israele, mentre Mosè e Aronne e Cur tenevano le braccia alzate come segno di incessante intercessione (Es 17, 8-13 .) “La Chiesa e il mondo hanno grande bisogno del culto eucaristico. 

Gesù ci attende nel sacramento dell’amore. Non può mai cessare la nostra adorazione “(Giovanni Paolo II, Lettera Apostolica” “cena Domenicae, 24 febbraio 1980)

Qual’è la nostra missione?

In accordo con gli statuti, la nostra comunità vuole:

  1. incoraggiare la pratica dell’adorazione eucaristica nelle parrocchie e nelle diocesi attraverso catechesi, conferenze, ritiri, convegni…
  2. stabilire la struttura organizzativa per garantire l’attuazione e il successivo mantenimento dell’ Adorazione Perpetua nelle parrocchie o nelle città, quando si tratta di progetti diocesani
  3. invitare i fedeli a scegliere un orario settimanale di adorazione e aiutarli a essere fedeli alla loro ora santa di adorazione
  4. preparare i formatori per garantire la continuità dell’ adorazione e al fine di creare legami tra loro per la formazione della squadra dei coordinatori
  5. organizzare eventuali missioni per proseguire dopo un certo tempo per riaccendere la fiamma dell’ adorazione, trovare nuovi adoratori e migliorare la loro formazione
  6. garantire l’ animazione di un centro eucaristico internazionale (in attesa di un tale centro, il santuario di Saint Maximin la Sainte Baume è la vita della comunità temporanea dei Missionari)
  7. pubblicare periodicamente un bollettino e dare avvio a www.adoperp.com (www.adorazioneucaristicaperpetua.it per l’Italia e http://adoracionperpetua.info per la Spagna)

Contatti

Missionari della Santissima Eucaristia
BP 540 – 83470 Saint-Maximin-la-Sainte Baume

 

Per l’Italia:       www.adorazioneucaristicaperpetua.it

 

           UNA PARROCCHIA SI RACCONTA:

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venerdì 23 settembre 2022

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( che partirà tra breve a Pisa...)

E' semplice!

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sabato 17 settembre 2022

 Cos'è l'Adorazione Eucaristica, QUALI SONO I SUOI FRUTTI?


l'ADORAZIONE è l’atto più alto di una creatura umana nei confronti del suo Creatore,

 mettersi ai suoi piedi in atteggiamento di filiale ascolto e di lode, riverenza e accoglienza di tutto quanto proviene da Lui, nella consapevolezza che solo Lui basta e solo Lui conta.


 Chi adora pone al centro della sua attenzione e del suo cuore il Dio altissimo e creatore e Salvatore di tutto l’universo. 


L’Adorazione Eucaristica è un tempo trascorso in preghiera davanti al Sacramento dell’Eucaristia esposto solennemente. 


Si può pregare in vari modi, ma il modo migliore è una preghiera di silenziosa meditazione, sul mistero dell’Amore con cui Gesù ci ha amato, tanto da dare la sua vita ed il suo Sangue per noi.


 Adorare è lasciarsi amare da Dio per imparare ad amare gli altri… Adorare è entrare nell’esperienza del Paradiso, per essere più concreti nella storia.


“Gesù se ne andò sulla montagna a pregare e passò la notte in orazione. Quando fu giorno chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici”, . Lc 6:12-13


Chi può Adorare

Chiunque è disposto a fare silenzio dentro ed intorno a sé, a qualunque età, nazione, lingua e categoria appartenga. Chi vuole trovare un tempo da dare a Dio per stare con lui per il proprio bene e per il bene di tutta l’umanità che, in chi adora è rappresentata. “Il Padre cerca adoratori che lo adorino in spirito e verità”. Gv 4:24


Come si Adora

Si adora sforzandosi di fare silenzio dentro ed intorno a sé, per permettere a Dio di comunicare col nostro cuore ed al nostro cuore di comunicare con Dio. Si fissa lo sguardo verso l’Eucaristia, che è il segno vivo dell’amore che Gesù ha per noi, si medita sul mistero della sofferenza, della morte e della risurrezione di Gesù, che nell’Eucaristia ci dona la sua presenza reale e sostanziale. “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”. Mt 28:20


Dove si Adora

In una cappella creata apposta, in una parte della chiesa dove c’è un luogo raccolto e silenzioso in cui è esposto il Sacramento dell’Eucaristia e dove anche altri sono riuniti per pregare individualmente, o come comunità. Se in chiesa manca un tale spazio, si può individuare una stanza od un locale, con facile accesso dall’esterno, con attigui servizi igienici. In tal modo si crea un’oasi di pace e di preghiera che ci da la gioia del Paradiso. “Venite, prostrati adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati”. Sal 94:6


Quando si Adora

In ogni momento del giorno, o della notte; nella gioia più profonda, o nel dolore più acuto. Con la pace nel cuore, o nel colmo dell’angoscia. All’inizio della vita, o alla fine. Quando si hanno energie e quando non ce la facciamo più; in piena salute, o nella malattia. Quando il nostro spirito trabocca d’amore, o nel colmo dell’aridità. Prima di decisioni importanti, o per ringraziare Dio di averle prese. Quando siamo forti, o quando siamo deboli. Nella fedeltà, o nel peccato. “Pregate inoltre incessantemente, con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti”… Ef 6:18


Perchè l'Adorazione Perpetua

Molti dicono che non c’è bisogno di fare adorazione perpetua ( ndr. Adorazione di una comunità che continua, a turno, per 24 H ogni giorno dell'anno)

In cielo le schiere degli Angeli e dei Santi, uniti in eterna esultanza cantano ad una sola voce la santità di Dio (dalle prefazioni delle preghiere liturgiche). 

Gli prestano servizio giorno e notte (dal Libro dell’Apocalisse).

 Pertanto l’Adorazione in Cielo è Perpetua e quindi, se vogliamo entrare nella dimensione dell’Eternità ed esperimentare già da ora il nostro destino finale, le nostre comunità cristiane devono diventare vere scuole di preghiera (NMI 33) e permettere ai fedeli di vivere questa, che è la dimensione più vera dell’esistere. 

Per quale motivo infatti le chiese dovrebbero essere chiuse: forse che il nostro Dio si riposa? 

Ci sono forse  dei momenti in cui nessuno ha bisogno dell’aiuto e del conforto di Dio?

 Ci sono forse dei tempi in cui il male cessa di operare? 

Ci sono forse dei  momenti in cui nessuno lavora?

 Ormai la nostra vita ha sempre di più ritmi incessanti di azione, di giorno e di notte, similmente bisogna che ci siano spazi di altrettanto incessante preghiera. 

Basta solo organizzarsi e riprendere possesso di quegli spazi, che altrimenti vengono immancabilmente conquistati dal male!


Ecco un articolo - testimonianza di un sacerdote siciliano (don Campino) che fa la Adorazione Perpetua nella chiesa dove è parroco



 

Verso il XXVII Congresso Eucaristico Nazionale: MATERA  22- 25 Settembre'22


                                                                  


Tornare al gusto del pane  e farci noi stessi pane per il prossimo


Sull’esempio di Gesù, Maestro e Signore nostro, che ci ha chiamato, costituito e inviato nel suo nome ,


                                                             ogni battezzato,

 

nell’intimità quotidiana con Lui, nel silenzio dell’adorazione orante, nella meditazione della Parola


 ruminata, esce dal Cenacolo per stare in mezzo agli uomini, condividendo gioie e dolori, attese e


 speranze, asciugando lacrime, portando consolazione, seminando speranza.


 Tutti i fedeli, se vogliono dirsi cristiani, si fanno Eucaristia e ogni giorno “tornano al gusto del pane”. 


Soprattutto in questo tempo, fortemente segnato da solitudine,  paura, dolore e dalla morte a


 causa della pandemia. 


Ma anche dalla guerra in atto in Ucraina che sta mettendo in evidenza il lato peggiore dell’umanità: guerra


 militare, guerra economica, guerra del pane. 

sabato 20 agosto 2022

“L’Adorazione Eucaristica trasforma la vita della parrocchia”


di P. Florian Racine MSE

   

Dalla rivista “Il est vivant” (IEV), rivista per la nuova evangelizzazione. 
intervista Padre Florian Racine (pFR) parrocco della basilica Santa Maria Maddalena a Saint-Maximin (diocesi di Fréjus-Tolone) e responsabile dei missionari della Santissima Eucarestia.

 

IEV : Qual’è la fonte dell’adorazione eucaristica nel Vangelo?

pFR : 2000 anni fa, la folla veniva a Gesù e cercava di toccarlo, perché dal suo corpo si diffondeva una forza che guariva tutti. Oggi ancora, Gesù attira i suoi amici a Lui, alla Sua presenza, al Suo corpo eucaristico. Dal Suo corpo si diffonde un fiume di acqua viva, è il Suo Spirito : “perché è in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità” (Col. 2,9)…

San Marco dice anche : “Gesù chiamò presso di se quelli che volle, ed essi si avvicinarono a lui. (…) affinché stessero con lui e per mandarli a predicare”. Prima che diventino apostoli andando ad evangelizzare, Gesù chiama a se i dodici perché diventino discepoli. Andare a Gesù precede sempre la missione. Prima di partire in missione, bisogna inginocchiarsi ai piedi di Gesù. Ad esempio, Maria Maddalena passa tutto il suo tempo ai piedi di Gesù prima di andare ad annunciare che è risuscitato.

Quante volte Gesù dice nel Vangelo : “Venite a me, voi tutti…”. Adorare è andare a Gesù, ai suoi piedi. Lì siamo come argilla nella mano del vasaio, come il discepolo benamato che riposa sul petto di Gesù. Che felicità e che delizia!

 


IEV : Qual’è l’apporto specifico dell’adorazione eucaristica nella vita di un cristiano?

pFR : Il primo frutto che si osservaè secondo me il fervore nella preghiera. I cristiani dicono spesso che pregano ma in realtà, questa preghiera si limita spesso ad un pensiero rivolto al Signore mattina e sera. Se sono devoti, leggono la Parola di Dio. Ma troppo pochi sono quelli che vivono il famoso “Smettete, riconoscete che io sono Dio” (Ps. 46) in un vero tempo di cuore a cuore col Signore. Fermarsi per Dio, darGli del tempo, assaporare chi Egli è, lo si vive pienamente nell’adorazione. Grazie all’impegno che proponiamo, i fedeli prendono l’abitudine di pregare almeno un’ora alla settimana. È bello vedere queste persone pregare e prenderci gusto, anche se spesso la nostra preghiera rimane così povera. Dopo un po’ di tempo, gli adoratori hanno bisogno di questo appuntamento nel quale possono deporre tutto davanti al Signore.

Alcuni obiettano : “Ma c’è la messa!“. È in effetti la prima preghiera settimanale del cristiano e la più importante. È la preghiera comunitaria. Tuttavia, così come in una famiglia si ha piacere a stare tutti attorno alla tavola per passare del tempo insieme, si ha anche bisogno di passare del tempo con tale o tale persona, per approfondire la relazione. È la stessa cosa con l’adorazione nella quale ci si trova solo con Gesù, in un vero cuore a cuore.

Il secondo frutto della preghiera di adorazione davanti al Santissimo Sacramento è di permettere questa relazione personale e viva con Gesù risuscitato. Nell’adorazione, Gesù mi guarda, mi guarisce, mi trasforma, affinché possa portarlo a mia volta agli altri.

 


IEV: E quali sono i frutti dell’adorazione eucaristica nella vita della parrocchia?

pFR : Le persone che si impegnano nell’adorazione approfondiscono la loro relazione a Gesù e irraggiano l’amore di Dio. Il loro modo di parlare, di agire e di essere, si trasforma poco a poco a contatto di Gesù, morto e risuscitato. Ci sono certo mille altri modi di pregare da soli con Gesù. Ma l’Eucarestia rende presente il memoriale della Passione. L’eucarestia ci comunica non solo i frutti della morte e della resurrezione di Gesù, ma è anche Lui stesso che viene col Suo corpo glorioso e che dice : “La pace sia con voi”.

L’adorazione del Santissimo Sacramento aiuta a vivere più intensamente le grazie date in abbondanza alla messa. Questo è vero anche per gli altri sacramenti. Ad esempio, quando sono ai piedi del Signore, ricevo la Sua luce divina e vedo meglio quello che le fa ostacolo : i miei peccati. Così, gli adoratori vanno a confessarsi più regolarmente. Tutta la loro vita cristiana è vivificata dall’adorazione.

Infine, l’adorazione eucarestica crea dei legami forti tra gli adoratori. Molto spesso, a messa, ci si mette sempre allo stesso posto nella chiesa e si vedono sempre le stesse persone. L’adorazione suscita un’altro tipo d’incontro : si costituiscono delle reti spirituali forti, che permettono a delle persone molto diverse di conoscersi e di irrigare poco a poco tutta la vita della parrocchia. L’adorazione edifica la comunità. È il sacramento dell’unità.

http://www.adoperp.fr/

giovedì 10 giugno 2021


 Pisa 11 giugno 2021  


                        Festa del Sacro Cuore di Gesù


                   Mettimi come un sigillo sul tuo cuore

Mettimi come un sigillo sul tuo cuore, come un sigillo sul tuo braccio; perché forte come la morte è  l'amore (Ct 8,6). 

Ed è anche più forte della morte, perché l'anima che ama, è rivestita della stessa forza divina. 

Un giorno (26 febbraio 1936), suor Consolata ( al secolo: Pierina Betrone) piangeva sulle proprie infedeltà: - Gesù, son tanto vile!  

Unisciti alla forza! - E in che modo? 

Rimani nell'amore!

Poi ancora le soggiungeva: Unita alla forza, sarai più forte dei forti! 

Un altro frutto, pure inseparabile dalla vita d'amore, è la pace profonda e stabile dell'anima. 

E ciò per il fatto che, quando l'anima  si abbandona fiduciosamente all'amore, ha eliminato la causa di tante inquietudini: la ricerca di sempre nuove vie, nuovi mezzi, nuove pratiche, la moltitudine di desideri sempre insoddisfatti e le tante preoccupazioni che assillano la sua vita. 

Essa ha semplificato al massimo la vita spirituale.

Un solo desiderio: amare. Una sola occupazione: amare. Una sola preoccupazione: amare.

Tutto il resto le verrà con I’amore.

 Non si tratta dunque di quietismo o di altro del genere, ma dell'opposto: vivere d'amore vuol dire vivere la vita soprannaturale il più intensamente possibile, concentrandola però in un punto solo: l'amore.

 Una delle lezioni più spesso ripetuta da Gesù a suor Consolata è questa: Tu pensa solo ad amarmi, Io penserò a tutto il resto, fino ai minimi particolari.

 Ed è così che pensieri vani, interessamenti inutili, preoccupazioni opprimenti, tutto resta eliminato per l'anima che vive d'amore

 (31luglio 1936): Consolata, tu sai che Io penso a tutto, ti provvedo di tutto sino ai minimi particolari, perciò non lasciar entrare un pensiero, un interessamento... Non temere, penso Io a te!

Ella lo sperimentò in tutta la sua vita.

 Già privata della presenza sensibile di Gesù, scriveva: … Dal giorno in cui Gesù mi disse: Io penserò a tutto fino ai minimi particolari, tu pensa solo ad amarmi, prese sopra di Sé la responsabilità di tutti i miei doveri, impegni, desideri, insomma tutto.

 E anche oggi che tace, continua a pensare a tutto sino ai minimi particolari.

 Gesù agisce in me e Consolata non ha che da pensare ad amarlo. 


"Mantieni  il tuo sguardo  sempre fisso su Gesù, in questo modo arriverai velocemente alla santità. 

Ti voglio perfetta, ti voglio continuamente con me, quindi: Gesù solo! Io solo, che basto per tutto. Ti fidi di me, vero?

Se Tu stai in me diventiamo  una cosa sola e porterai molto frutto e diverrai potente, perché scomparirai come una goccia d'acqua in seno all'oceano;

e in te passerà il mio silenzio, la mia purezza, la mia carità, la mia dolcezza, la mia pazienza, la mia sete di sofferenza, il mio zelo per le anime, da volerle salvare a tutti i costi.

Ricorda sempre che io solo sono santo e posso farti santa, trasfondendo la mia santità in te.

La mia santità diventa la tua, come tua è la mia purezza, tua la mia umiltà.

Vedi, io sono amore e finché tu rimani nell'amore, tu rimani in me, ma anch'io rimango in te.

Bisogna che tu abbia una padronanza grande sui tuoi pensieri e sulle tue parole,  in modo che il demonio non possa più nulla contro di te

 Questa padronanza te la favorisce l'atto d'amore frequente.

Infatti mentre tu ami, il demonio non può far entrare in te un pensiero cattivo, perché tutte le tue facoltà sono assorbite dall'amore;

 ma quando  tu cessi di amare, sì che lo può.

Perciò tu ama sempre.

Questo incessante atto d'amore ti dona una triplice verginità:  di cuore, di corpo e di spirito e crea una unità perfetta con me: non sarai più tu che vivrai, ma io in te.

 Per questo se tu vivi in me e non lasci più entrare un pensiero, penserò io in te;

se tu non parli, parlerò io in te;  se non cerchi di fare la tua volontà, agirò io in te

Tu pensa solo ad amarmi, Io penserò a tutto il resto, fino ai minimi particolari. "

domenica 17 novembre 2019





S. MESSA DELL' IMMACOLATA

ORE 17,00 Domenica 8.12.19


CHIESA DI S. MARIA DEI GALLETTI



CELEBRA MONS. GIOVANNI PAOLO BENOTTO



Domenica 8 dicembre prossimo festeggiamo l'Immacolata Concezione di Maria SS e nella piccola

Chiesa dell Adorazione Eucaristica di S.Maria dei Galletti in Lungarno Pacinotti 38 a Pisa

Avremo anche la gioia di ricevere il nostro Arcivescovo dopo 4 anni emezzo.

Era il 25 Marzo del 2015, ricordo ai nuovi adoratori quando nella festa dell'Annunziata, l' Arcivescovo ci

ha affidato l'incarico di pregare per le vocazioni Sacerdotali e promuovere l 'Adorazione

Eucaristica nella nostra città di Pisa.








Non mancare.. e fa in modo di invitare altre persone che conosci.

Quel giorno dobbiamo essere tanti ad onorare in modo particolare il Cuore Immacolato di Maria (*) nella

nostra città


Ricordo, a chi non ci conosce, che la Chiesa di S.Maria dei Galletti in Lungarno Pacinotti 38 è aperta

ogni giorno feriale dal Lunedi al Venerdi dalle 14,15 alle 17


si prega il S.Rosario alle 14,30

la Coroncina alla Divina Misericordia alle 15,00

poi si fa Adorazione Eucaristica sino alle 17,00

Vieni anche tu! La chiesa è aperta a tutti , non siamo un gruppo chiuso... possono partecipare tutti sia

chi fa già parte di altri gruppi o movimenti e i semplici cristiani che desiderano imparare ad amare di più il

Signore.

il nostro scopo è quello di pregare per i bisogni della nostra Diocesi secondo le intenzioni del Vescovo e

di crescere per l'appunto anche noi nell'amore di Dio stando in adorazione davanti a Gesù.

Se altre persone si uniranno a noi dando la loro disponibilità per coprire un turno di adorazione ogni

settimana, saremo in grado di tenere aperta la chiesa per un tempo sempre più grande. Speriamo presto

di riuscire ad ampliare l' orario pomeridiano e provare anche ad aprire qualche mattina.



                                                     ************

(*) La festa del Cuore Immacolato di Maria  fu istituita nel 1945 a perenne ricordo della consacrazione della Chiesa e del genere umano al Cuore Immacolato di Maria fatta da Pio XII nel 1942, allorchè quasi tutte le nazioni erano provate da atrocissima guerra.

La devozione al Cuore ammirabile della Madre di Dio è antichissima nella Chiesa. In S. Luca si hanno i primi accenni ai segreti tesori di quell'amabilissimo Cuore. Anche i Ss. Padri ed i Dottori celebrano spesso le lodi del Cuore ammirabile della Madre di Dio. Nel Medioevo questa soave devozione fu rivelata a Santa Matilde ed a S. Gertrude e da esse coltivata con trasporto e diffusa mediante i loro scritti. Anche S. Bernardino da Siena ne fu entusiasta. 

Ma il vero padre, l'apostolo ed il dottore di questa devozione è S. Giovanni Battista Eudes (16011680). Egli fu il primo che « non senza una divina ispirazione » (come si espresse S. Pio X nel decreto di beatificazione) pensò di tributare il cullo liturgico al Cuore purissimo di Maria, componendo egli stesso la Messa e l'Ufficio. E questa devozione lasciò in eredità alle sue due famiglie religiose: la Congregazione di N. S. della Carità e quella di Gesù e Maria. Su questa devozione scrisse pure il prezioso trattato: Il Cuore ammirabile della SS. Madre di Dio.

La devozione poi andò crescendo insieme a quella del Sacro Cuore di Gesù, e dal secolo XVII in poi, molte famiglie religiose si dedicarono in modo speciale ad onorare questo Cuore amabilissimo.

 Nel secolo scorso, la devozione alla « medaglia miracolosa », che porta sul retro i due cuori di Gesù e di Maria, fu una potente spinta verso il carattere di « riparazione » che questa devozione doveva prendere specialmente dopo le rivelazioni di Fatima.

 Difatti la Vergine SS., apparendo ai tre  pastorelli Giacinta Francesco e Lucia, disse: Per la salvezza dei peccatori Iddio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato, e se sarà fatto quanto io vi dirò, molte anime si salveranno.

E chiedeva preghiere

-Rosario quotidiano,

-Comunione riparatrice nei primi Sabati del mese,

-Penitenze: quelle imposte dal proprio dovere compiuto diligentemente e fedelmente, 

-l'accettazione delle croci che il Signore ci manda,

-penitenze anche volontarie, come la rinuncia a qualche comodità,e la mortificazione in qualche piacere anche lecito...

 Ella stessa insegnò questa preghiera:

 « O Signore, è per vostro amore, per la conversione dei peccatori ed in riparazione delle ingiurie commesse contro l'Immacolato Cuore di Maria... »

 e la consacrazione di se stessi e di tutto il mondo al suo Cuore Immacolato.

PRATICAConsacriamoci al Cuore Immacolato di Maria ed oggi facciamo una mortificazione volontaria per la conversione dei peccatori.

PREGHIERAO Dio onnipotente ed eterno che preparasti nel Cuore della Beata Vergine Maria una degna dimora dello Spirito Santo, concedi propizio a noi che celebriamo devotamente la festa del suo Cuore Immacolato di vivere secondo il tuo cuore.

mercoledì 30 gennaio 2019

Adorazione del Santissimo per bambini? Esperienze sorprendenti

Facebook / Sanctuaire Notre-Dame de Rocamadour
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Se Dio è un “mistero”, lo è anche l'incontro che un bimbo di 7 anni può avere con Lui in cappella

L’adorazione eucaristica sta tornando ad essere un aspetto centrale della vita cristiana. Dopo decenni in cui era stata messa da parte in molti luoghi, sono moltissime le parrocchie che hanno recuperato l’esposizione pubblica del Santissimo.
Questa diffusione dell’adorazione, che secondo molte testimonianze dà tanti frutti, raggiunge anche i bambini, e viene introdotta sempre più nelle celebrazioni con i piccoli, anche se in modo adattato alla loro età.
Bambini adoratori?
Molti si possono chiedere se serva a qualcosa che bambini di sei o sette anni siano “adoratori” e preghino o restino davanti a Cristo Eucaristia quando non hanno ancora una coscienza formata su cosa sia. La risposta la dà Famille Chretienne in un reportage centrato proprio sull’adorazione e i bambini.
In Francia, in alcuni luoghi l’esperienza con i bambini si svolge da più di 15 anni, e i frutti sono favolosi, sostengono gli organizzatori, al punto che si sta estendendo in altre zone. Se Dio è un “mistero”, lo è anche l’incontro che un piccolo di 7 anni può avere con Lui in cappella.
Per chi l'ha messo in pratica e ne sta vedendo ora i frutti, il culto porta i bambini molto piccoli in modo naturale all’intimità con Cristo, e li fa familiarizzare direttamente con il cuore di Dio.
Connessione diretta tra i bambini e il Signore: “Hanno il wi-fi”
Uno dei gruppi di bambini adoratori è quello della città francese di Rouen, dove una delle madri parla ai piccoli dai sei agli otto anni di Gesù prima di entrare in cappella per stare con Lui. Lì tutti si inginocchiano in silenzio, e in modo naturale posano gli occhi su “Gesù nascosto”.
“Venti minuti sono troppi?”, hanno chiesto a Jules, di otto anni, che ha risposto con un grande sorriso: “Oh, no!”.
Una delle domande che pongono più spesso i sacerdoti e i laici che accompagnano questi bambini è come siano capaci di stare in preghiera quando molti adulti non riescono a stare in silenzio davanti al Santissimo per più di due minuti. “C’è una connessione diretta tra il cuore dei bambini e il Signore. Hanno un wi-fi”, afferma Cécile, madre di un bambino adoratore a Parigi.
In base alla sua esperienza, i bambini di questa età hanno il cuore molto più aperto e vi accolgono Gesù.
Un tempo adatto all’età dei bambini
Evidentemente, per arrivare a questo punto serve pazienza perché non smettono di essere bambini ed è poco realista immaginare trenta bambini che pregano in silenzio per un’ora. Il tempo si adatta all’età, e i più piccoli possono rimanerci quindici o venti minuti, anche se a volte non c’è un silenzio totale. Ad ogni modo, questo atteggiamento di adorazione entra in loro.
Florence Schlienger, responsabile di uno di questi gruppi a Versailles, riconosce che sia lui che ogni adulto che si imbarca in questa avventura particolare seminano senza sapere cosa raccoglieranno, e ricorda il caso di un bambino che dava le spalle all’altare per tutto il tempo e che tuttavia il mese dopo parlava continuamente a sua madre dell’amore di Dio.
“È un’educazione alla vita interiore in cui non vediamo immediatamente i frutti, si vedono dopo”, dicono anche le mamme. “Prima si impara a pregare, più rapidamente diventa una cosa naturale”. Anche padre Thibaud Labesse, cappellano di uno di questi gruppi di bambini, insiste su quest’ultimo aspetto. Le mamme colgono questo fatto soprattutto nel comportamenti che i bambini hanno poi a Messa, perché captano il “mistero” della presenza di Cristo nel tabernacolo.
La sorella Beata aiuta le Missionarie dell’Eucaristia in questo apostolato e riferisce in cosa consistono queste sessioni. Leggono con loro il Vangelo, lo spiegano e poi realizzano disegni da colorare su questi insegnamenti. Poi arriva il momento in cui in gruppi per età si organizzano turni di adorazione in cui si cantano anche delle canzoni e si offrono intenzioni di preghiera.
I piccoli di 4 anni adorano il Santissimo dieci minuti e quelli di otto arrivano già a 25, con intervalli più lunghi di silenzio.
Fucina di vocazioni
Gli organizzatori sottolineano anche che la presenza del sacerdote è importante, e che questi prega con loro. “Nell’ Adorazione, il bambino entra in intimità con Cristo, in un riflesso dell’amore con il Signore che è un brodo di coltura per le vocazioni”, dice Florence Schlienger, che segue questa missione da 15 anni e ha già visto molti bambini diventare adulti adoratori.
“L’introduzione della presenza di Dio nella vita personale è quello che li porterà alla Chiesa, più che un corso di Teologia”, ha osservato.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]
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       COSA VUOL DIRE ADORARE?

Una prima risposta a questa domanda ci viene data dai nostri ultimi Papi:

  • “L’Adorazione è vivere un rapporto intenso con Gesù; è un momento di grande intimità con Gesù, così da riconoscerlo come il “Signore”.
  • (Papa Francesco)
  • “L’Eucaristia è il Sacramento che Gesù ci ha lasciato per non lasciarci soli”.
  • (Papa Giovanni Paolo II)
  • “L’Adorazione è mettersi davanti all’immensa Maestà Divina, coscienti della sua trascendenza. Se la gloria di Dio poi si manifestasse, tutti noi crolleremmo a terra . Sarebbe la reazione spontanea e immediata e allo stesso tempo compiremmo un atto di riverenza e di sottomissione davanti a Dio, come creature che Lui creò e che salva per amore”
  • (Papa Benedetto XVI )
  • “Tutti abbiamo bisogno di Adorare, perché tutti abbiamo l’impronta di Dio in noi”
  • (Papa Francesco)




In foto e' la Chiesetta di S. Maria  dei Galletti, uno dei posti dove si puo' Adorare il Signore Gesu' a Pisa.

In essa puoi sostare, se vuoi, davanti a Gesu' Eucaristico. Egli ti aspetta sempre ed e' pronto ad accoglierti,  a parlarti  del Suo grande Amore per te, ed a ristorare il tuo cuore stanco e affaticato.

 Trova un momento per venire davanti a Lui e certamente non rimani  deluso.

E' in centro citta', vicino alla Sapienza sul Lungarno Pacinotti 38  a 150metri dal Ponte di Mezzo.

In questa Chiesa e' possibile Adorare il Signore  nel pomeriggio dalle ore 14 alle 17  dal Lunedi al Venerdi.

Siamo un gruppetto di 21 persone ma desideriamo crescere per
 tenere aperta questa Chiesa per un tempo ancora piu' grande.

 Desideriamo consentire a chi puo' aver  bisogno di  fare una preghiera davanti a Gesu' Eucaristico di poter trovare aperta almeno una Chiesa in citta'

Per questo stiamo cercando altri che ci possano in qualsiasi modo aiutare a tenere aperta questa piccola Chiesa.

L'aiuto maggiore che ciascuno puo' dare, sia esso  semplice Adoratore o Ministro della Comunione  laico o religioso,e' sicuramente quello di fare un turno di Adorazione Eucaristica in un giorno della settimana in modo da prolungare l'orario di apertura.

 In casi di necessita' naturalmente ognuno sara' sostituito, pero' si chiede serieta' per poterci aiutare a vicenda senza pero' approfittarne.

Se mi vuoi contattare sono Natalino e il mio telefono e' 347 71 82 746 sarei contento di conoscerti.